Appunti dal Giappone
Blog di Lingua e Cultura Giapponese
曖昧 Aimai: L'Arte dell'Ambiguità e la Filosofia del Non Detto
Negli ultimi post abbiamo esplorato l'architettura formale del rispetto (keigo) e l'universo sensoriale delle Onomatopee: adesso arriviamo al concetto più sottile, complesso e forse più autenticamente "giapponese" di tutti: l'曖昧 (aimai), l'ambiguità. Non si tratta di una semplice "vaghezza" o, peggio, di una mancanza di chiarezza. L'Aimai è una sofisticata, consapevole strategia comunicativa, una scelta culturale precisa che privilegia l'implicito sul dichiarato, la suggestione sull'affermazione. È il principio che governa l'uso del Keigo e che si contrappone all'istintività delle Onomatopee: si potrebbe definire il "cuore filosofico" della comunicazione in Giappone.
物の哀れ Mono no Aware: La Gentile Tristezza per la Bellezza che Svanisce
Oggi inauguriamo un nuovo viaggio nel cuore della cultura giapponese: una sorta di "Trilogia dell'Estetica", alla scoperta dei principi che definiscono il senso del bello in Giappone. Partiamo dal concetto più poetico, famoso ed emotivamente potente: il 物の哀れ (Mono no Aware). Malgrado i frequenti fraintendimenti, non è semplice tristezza, né nostalgia. È un sentimento più complesso e agrodolce, una profonda commozione che nasce dalla consapevolezza che tutte le cose belle del mondo – un fiore, la giovinezza, un amore, la vita stessa – sono, per loro natura, effimere…